Psicologia del disordine







"Il segreto per andare avanti è iniziare".
Sally Berger


Per fronteggiare meglio il nostro nemico dobbiamo imparare a conoscerlo, allora proviamo a capire che cosa è il disordine.

Il disordine proviene fondamentalmente da tre categorie di oggetti:

1) Oggetti che non usiamo o a cui siamo legati sentimentalmente



2) Oggetti che non hanno una dimora


3) Oggetti rotti o che hanno terminato la loro funzione




Cerchiamo ora di capire attraverso quali meccanismi si innesca.
Il disordine può essere generato attraverso meccanismi psicologici che si rifanno ad una teoria criminologica conosciuta come teoria della finestra rotta che descrive la capacità del disordine urbano e del vandalismo di generare comportamenti anti-sociali aggiuntivi



Secondo questa teoria, che fu introdotta nel 1982 in un articolo di scienze sociali di James Q. Wilson e George L. Kelling, ogni segno di abbandono fisico e psicologico indurrebbe le persone che sono già predisposte ad un comportamento antisociale a sentirsi più inclini a compiere crimini e misfatti, e veder una finestra rotta, a cui il nome della teoria,  trasmetterebbe il segnale che non c'è nessuno a controllare e che potrebbero farla franca per compiere altri crimini.


Questa teoria si può ben applicare alla nostra realtà domestica, ad ogni individuo della casa. 
Perdonami l'associazione di termini criminale/parente ma immagina questa scena...

Il papà sta leggendo sul divano sorseggiando un caffè, si toglie le scarpe per mettersi a proprio agio e decide di aprire la posta lasciando le buste sul tavolino da caffè, il cellulare squilla e si allontana per parlare al telefono,lasciando tazzina e libro aperto, nel frattempo arriva il figlio e lascia il giubbotto sul divano e chiavi sul tavolino. Padre e figlio non torneranno per il resto della giornata sul "luogo del delitto", e tutto rimarrà così. Ora la "finestra" in questa stanza è stata rotta, perchè tutte le persone che entreranno successivamente e vedranno questa scena si sentiranno in diritto di aggiungere dell'altro disordine e non in dovere di rimettere a posto. Ripetendo questa scena quattro o cinque volte, la stanza diventerà presto piena di roba e il disordine fuori controllo, diffondendo la stessa "malattia" nella stanza accanto. 



Questo può succedere anche quando si vive da soli, con l'unica differenza di non poter dare la colpa a nessun altro quando il caos prende il sopravvento. 

C'è una buona notizia, è  possibile porre rimedio a questo circolo infernale utilizzando una sola arma la tua routine di pulizia.
Basta individuare una piccola lista di cose da fare tutti i giorni, inserire il pilota automatico e non pensare più al disordine.
Introduci nella tua lista di cose da fare una veloce sessione di riordino quotidiano e colpisci le tre categorie di disordine attraverso queste azioni:

1) Regala o vendi gli oggetti che sono ancora in buono stato ma che non usi più, e conserva solo quelli che hanno un forte valore sentimentale;

2) Stabilisci una collocazione per ogni oggetto in base alla funzione e facilità di accesso;

3) Elimina definitivamente gli oggetti rotti e inutilizzabili.





                                     Idea salvatempo
Per facilitare la routine di pulizia può essere di aiuto osservare i punti della tua casa dove si forma più velocemente il disordine e sistemare dei contenitori, piccoli vassoi, cestini e scatole per creare delle stazioni momentanee di raccolta oggetti che andranno periodicamente svuotati.



                                     Idea in più
Dopo aver riordinato un'area della casa, segna nel calendario un giorno per tornare su quell'area e sistemare qualche cosa fuori posto prima di ritrovarti al punto di partenza.







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